Cocktails, Mocktails e molto altro ancora…

Miscelare appassiona il consumatore da sempre e da oltre 250 anni il termine cocktail è in continua evoluzione e genera piacere nel consumo.
Alcolici, analcolici, funzionali, salutari, ognuno di essi raggiunge un gusto o soddisfa un’ esigenza su misura al gusto e al piacere momentaneo.
La composizione
Già Ippocrate condiva il vino con il dittamo di creta, miele ed assenzio facendo l’antesignano del vermouth. In sud America, con la scoperta di Colombo, che porto la canna da zucchero e dopo che i benedettini insegnarono loro la distillazione già nei primi del 1600 cominciarono a distillare e di conseguenza a diluire perché il prodotto non era molto gradevole in purezza. Diluivano quindi con frutta e zucchero. Nacque cosi la ricetta caraibica: 4 dosi di forte 3 di dolce 2 di aspro. Soltanto 250 anni dopo gli americani dichiarano la nascita della parola cocktail.
Le evoluzioni
La frutta è un elemento fondamentale nell’evoluzione dei cocktails. Dona colore, sapore ed è percepita come elemento naturale e rinfrescante.
I Mocktails: reinterpretare i classici in versione analcolica
Mock, ovvero ‘finto’, se usato come verbo significa ‘prendersi gioco’ o ‘fare il verso’.
Lo stesso meccanismo è applicato per la parola mocktail che sta a indicare reinterpretazioni di cocktail classici o miscelazioni originali ma rigorosamente prive di alcol.
Solo perché un mocktail è analcolico non significa che debba essere noioso! Tra la pletora di vino analcolico , champagne e birra, oggigiorno è più facile che mai evitare di bere alcool senza sentirsi esclusi.
E che sia per i tuoi ospiti o per te, è sempre una buona idea aggiungere un mocktail divertente e rinfrescante al mix delle tue proposte.
Ecco le nostre ricette facili, deliziose e analcoliche preferite, da servire al tuo prossimo evento.
A cura di Stefano Renzetti
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